Le spiagge del litorale, le dune, le lagune, le tegnùe, le valli da pesca, i corsi d'acqua, i boschi e le pinete, il paesaggio della bonifica: la Venezia Orientale è una terra di grande valore naturalistico, con molte proposte interessanti per il turismo ambientale.
Lungo le vie d'acqua e i numerosi itinerari da percorrere a piedi o in bicicletta, puoi attraversarne i luoghi più suggestivi di questo territorio, che raccontano la particolarità del suo assetto geografico, ma anche la sua storia, la sua cultura, le sue tradizioni enogastronomiche.
La vacanza ambientale è una divertente scuola di apprendimento nel rispetto del territorio e degli esseri viventi che lo abitano. Un'occasione speciale per esplorare la natura senza conformismi didattici, sperimentando di persona i suoi colori, profumi, ritmi e paesaggi.
La bonifica è il paesaggio che caratterizza gran parte della Venezia Orientale e accompagna il visitatore nei suoi spostamenti da un luogo all'altro, offrendo intense suggestioni in ogni stagione.
Le grandi opere di bonifica, specialmente quelle realizzate tra l'800 e il '900, hanno disseminato nelle campagne tra Livenza e Tagliamento decine di idrovore, imponenti esempi di architettura industriale che continuano a garantire la regolazione delle acque in tutto il territorio.
I fondali dell'alto Adriatico sono essenzialmente sabbiosi e fangosi, ma le cosiddette "tegnùe" (che significa tenute, trattenute) costituiscono una curiosa eccezione. Sono tratti rocciosi così chiamati perché, prima dell'introduzione del divieto di pesca, trattenevano le reti dei pescatori. Si trovano al largo delle zone litoranee, da Caorle a Cavallino fino a Chioggia, e sono dei veri e propri reef naturali che fungono da oasi di ripopolamento per una variegatissima fauna marina. Offrono molti siti di immersione, identificati da boe che consentono ai subacquei la discesa e la risalita tramite cime.